All’edicolante è stata contestata, infatti, un’occupazione in eccesso pari a circa 20 metri quadri ed una sanzione relativa che superava i dieci mila euro l’una. Il suo legale, Angelo Pisani, aveva, fatto anche richiesta tramite i social di donare ad Antonio il costo di un giornale virtuale. Ciò poteva essere attuato attraverso un bonifico sul suo conto postale. La solidarietà, i valori e il senso sociale di molti hanno salvato l’edicola e con essa il proprietario.
Infatti, è stata accolta la richiesta di sospensione di un provvedimento abnorme e punitivo che come spiegato Gaetano Brancaccio, attraverso un post: “in controtendenza con le leggi nazionali faceva chiudere definitivamente un ulteriore edicola a Napoli”. Brancaccio continua, affermando di “essere contento per Antonio Parisi e per la sua famiglia e che si possano ancora comprare giornali e libri nelle edicole napoletane distributrici di informazioni e di cultura” .