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Fiorello, Pausini, Ferro, Ferragni, Emma e tanti altri lanciano un appello: “Io resto a casa”

In queste ultime ore il mondo dei social si è unito in una campagna di sensibilizzazione nazionale per far comprendere alle persone l’importanza di stare a casa e limitare il numero dei contagi da coronavirus. L’hashtag scelto è: #iorestoacasa.

Un appello che ha visto l’imprenditrice Chiara Ferragni, con i suoi 18 milioni di followers, in prima linea.

“E’ il momento di fare la differenza. Non minimizzate il problema, a breve le terapie intensive saranno strapiene. Non arriviamo al punto in cui i medici devono scegliere tra un paziente e un altro in base a chi possono salvare”.

Appello ripreso anche da Fiorello, che con il suo solito carisma, ci scherza un po’ su ma sottolineando come questo momento sia serio.

“Ho un’idea, ma perché non stiamo un po’ a casa? C’è del casismo in giro. Riscopriamo alcuni giochi di società. Evitiamo di uscire, si sta tanto bene sul divano”.

Tantissimi i cantanti che hanno condiviso l’appello, tra cui Tiziano Ferro che lancia una proposta:

“Quale canzone volete che vi canti?”.

Da Emma Marrone a Laura Pausini. Passando per Annalisa e Nek, tutti ribadiscono: #iorestoacasa.

E anche i musei e i luoghi d’arte, al momento chiusi, ribadiscono il concetto riprendendo la campagna del Mibact:

“Jovanotti, Sorrentino, Ligabue, Fiorello, Amadeus, Maria Grazia Cucinotta, i Negroamaro, Beppe Fiorello, Francesca Archibugi, Cristiana Capotondi, Tiziano Ferro, Enrico Lucci, Antonella Clerici, i Pinguini Tattici Nucleari, Barbara Foria sono tanti gli artistiche che stanno aderendo in queste ore alla campagna #iorestoacasa nata spontaneamente sulla rete e rilanciata dal ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini che invita a limitare le relazioni sociali per combattere la diffusione del Covid-19.

Molti anche i musei che stanno postando sulla rete i propri capolavori invitando a scoprire da casa i segreti delle loro collezioni. Finora hanno aderito: i musei reali di Torino, Pompei, il Colosseo, gli Uffizi, Palazzo Reale di Napoli, il museo Egizio, Palazzo Barberini, la Galleria nazionale d’arte moderna e Contemporanea di Roma, il museo archeologico di Cagliari, il parco archeologico dei campi Flegrei, il museo d’arte orientale di Venezia, Capodimonte, il Museo Omero di Ancona, la Galleria Nazionale dell’Umbria, il Museo di San Martino”.

Ecco cosa scrive il sito degli Scavi di Pompei:

Chiusi anche i baretti di Napoli.