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Vaccino anti-coronavirus, donna con due bambini è la prima a testarlo. “Una grande opportunità”

In tutto il mondo si sta cercando di trovare un vaccino che sconfigga il coronavirus. E sono 45 i volontari che in America hanno risposto presente, consapevoli del rischio che corrono. A loro sarà iniettato un vaccino che al momento è solo un’ipotesi e che deve essere testato sull’uomo. Per il commercio però ci vorrà del tempo, almeno un anno.

La prima ‘cavia’ si chiama Jennifer Haller ed è una mamma di 43 anni che ha due bambini. La donna che vive a Seattle, negli Usa, ha dichiarato:

“Ci sentiamo tutti così impotenti. Per me è una sorprendente opportunità per fare qualcosa. Anche i mie due figli adolescenti la pensano così”.

In una nota l’Ap Health & Science spiega come siano 4 i volontari a cui lunedì è stato iniettato questo vaccino sviluppato in tempi record. Dopo di lei, altre tre persone in coda. Neal Browning, 46 anni, di Bothell, Washington, è un ingegnere di rete Microsoft che afferma che le sue giovani figlie sono orgogliose che lui si è offerto volontario. “Ogni genitore vuole che i loro figli li ammirino”, ha detto.

Il vaccino le è stato iniettato al Kaiser Permanente Washington Research Institute. Ogni persona riceverà due iniezioni, distanziate un mese l’una dall’altra, in dosi variabili. In due mesi si prevede di provare il vaccino su 45 pazienti ‘sani’ e vedere le reazioni. Per la commercializzazione si dovrà attendere, secondo gli esperti, dai 12 ai 18 mesi.

Al momento in Italia si sta provando a curare i pazienti con il mix di farmaci proposto dagli ospedali di Napoli. Ieri infatti l’Aifa ha addirittura approvato la cura napoletana con il farmaco per l’artrite che è stata provata anche a Modena e estesa in tutta Italia.