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Spostamenti tra regioni a partire dal 3 giugno: cosa dice la bozza del nuovo decreto

Spostamenti tra regioni a partire dal 3 giugno prossimo. Una misura contenuta della bozza di decreto che sarà presentata oggi alle 12 in Consiglio dei Ministri. Ma ci saranno dei vincoli. Solo in assenza di zone rosse e se i governatori di regione approveranno gli spostamenti nella propria aria di competenza si potrà viaggiare in tutta Italia senza autocertificazione.

Coronavirus, bollettino nazionale di ieri, 14 maggio 

Questa la bozza del decreto da approvare: “A decorrere dal 3 giugno 2020, gli spostamenti sul territorio nazionale possono essere limitati solo con provvedimenti in relazione a specifiche aree del territorio nazionale, secondo principi di adeguatezza e proporzionalità al rischio epidemiologico effettivamente presente in dette aree“.

QUESTIONE SECONDE CASE

Dal 18 maggio – con l’inizio della fase 2 – è possibile spostarsi nelle seconde case a patto che siano nella stessa regione. Quindi no spostamenti a seconde case in regioni diverse. Sono invece vietati gli spostamenti, tramite mezzi pubblici e privati, in altre regioni rispetto a quella in cui ci si trova. Gli unici motivi per un viaggio tra regioni sono di ordine lavorativo o di salute, o il rientro presso il proprio domicilio.

Ai sindaci è consentitodisporre la chiusura temporanea di specifiche aree pubbliche o aperte al pubblico in cui sia impossibile garantire adeguatamente il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di un metro“.

Per quanto riguarda le attività economiche e produttive, sono consentite “a condizione che rispettino i contenuti di protocolli o linee guida, idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio nel settore di esercizio o in ambiti analoghi, adottati a livello nazionale.

Le singole regioni possono adottare propri protocolli nel rispetto dei principi contenuti nei protocolli o nelle linee guida nazionali. Le misure limitative delle attività economiche e produttive possono essere adottate, nel rispetto dei principi di adeguatezza e proporzionalità“.