Coronavirus, bollettino nazionale di ieri, 14 maggio
Questa la bozza del decreto da approvare: “A decorrere dal 3 giugno 2020, gli spostamenti sul territorio nazionale possono essere limitati solo con provvedimenti in relazione a specifiche aree del territorio nazionale, secondo principi di adeguatezza e proporzionalità al rischio epidemiologico effettivamente presente in dette aree“.
QUESTIONE SECONDE CASE
Dal 18 maggio – con l’inizio della fase 2 – è possibile spostarsi nelle seconde case a patto che siano nella stessa regione. Quindi no spostamenti a seconde case in regioni diverse. Sono invece vietati gli spostamenti, tramite mezzi pubblici e privati, in altre regioni rispetto a quella in cui ci si trova. Gli unici motivi per un viaggio tra regioni sono di ordine lavorativo o di salute, o il rientro presso il proprio domicilio.
Ai sindaci è consentito “disporre la chiusura temporanea di specifiche aree pubbliche o aperte al pubblico in cui sia impossibile garantire adeguatamente il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di un metro“.
Per quanto riguarda le attività economiche e produttive, sono consentite “a condizione che rispettino i contenuti di protocolli o linee guida, idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio nel settore di esercizio o in ambiti analoghi, adottati a livello nazionale.
Le singole regioni possono adottare propri protocolli nel rispetto dei principi contenuti nei protocolli o nelle linee guida nazionali. Le misure limitative delle attività economiche e produttive possono essere adottate, nel rispetto dei principi di adeguatezza e proporzionalità“.