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Morte anomala di una donna a Casavatore: dubbi sul compagno

La mattina del 12 maggio all’ospedale di Frattamaggiore, in provincia di Napoli, è arrivata una donna in fin di vita. L’ipotesi iniziale, avallata da lei stessa, era che si trattassero di calcoli renali. Lucia Caiazza, residente a Casavatore, separata con due figlie e un nuovo compagno, sarebbe morta due giorni dopo per gravissime lesioni alla milza e altre lesioni al fegato al pancreas. Alle figlie, durante il trasporto in ambulanza verso il nosocomio avrebbe continuato a ripetere “Non è successo niente. Nessuno mi ha fatto niente“.

La quarantena a casa del compagno

Lucia nell’ultimo mese non aveva vissuto a casa sua con le figlie, ma aveva trascorso la quarantena a casa del suo nuovo compagno. Rosa, una delle figlie, è stata intervistata durante la trasmissione “Chi l’ha visto?“, alla quale si era rivolta per fare chiarezza sulla strana morte della madre. Questa la dichiarazione di Rosa:

Ha conosciuto Vincenzo (il compagno, ndr.) circa un anno e mezzo fa. Dalle storie che circolavano sul suo conto, all’inizio non mi piaceva molto“. Anche l’altra figlia, Sara, cerca di dissuaderla, senza riuscirci. “Vincenzo mi fa stare bene. Mi fa sorridere“, diceva Lucia.

A inizio marzo, Lucia si trasferisce a casa del compagno con il quale condivide la quarantena. “Non ho visto mia madre nell’ultimo mese. Non so cosa possa essere successo“, ha detto Rosa. “La diagnosi dei medici ci ha chiarito che lesioni tanto gravi potessero essere dovute solamente a una caduta o ad un calcio o un pugno“.

L’incidente in auto

Tuttavia, c’è una parentesi da considerare. L’11 aprile, Lucia, in macchina con sua sorella Anna, si scontra con un’altra auto, pur non subendo alcun danno fisico. A confermarlo è anche Giovanni, nipote di Lucia, accorso sul posto pochi minuti dopo l’incidente e intervistato durante la trasmissione della Sciarelli.

Non è stata necessaria alcuna ambulanza, né un referto. Mia zia stava bene“. Anche Anna racconta dell’incidente come nulla di particolarmente grave. “La macchina ha colpito il lato passeggero, dov’ero seduta io. E’ impensabile che siano lesioni peggiorate nel tempo”, ha detto al giornalista.

Il ritorno a casa

Circa un mese dopo, il 6 maggio, Lucia si reca dal suo medico di base, accusando forti dolori allo stomaco. Quest’ultimo, ipotizzando si trattasse di una colica renale, gli prescrive un’ecografia che, però, non verrà mai fatta. “Perché non l’ha fatta? Avevano qualcosa da nascondere?” si chiede Rosa.

Ad avallare la tesi della famiglia è la scelta di Lucia, la sera stessa, di tornare a casa sua dalle sue figlie e la volontà di tornare a riprendere tutti gli effetti personali lasciati a casa di Vincenzo. I dolori si fanno sempre più forti ma lei continua a sostenere la tesi della colica.

La corsa in ospedale

Giunta all’ospedale di Frattamaggiore in codice rosso e operata immediatamente, è morta per le gravissime lesioni riportate. Durante l’autopsia, infatti, è stata evidenziata anche la rottura del setto nasale e varie ecchimosi al viso. “Tutte queste cose mi fanno pensare che mia mamma abbia subito violenza“, ha detto Rosa.

Nonostante l’ammissione di violenza sull’ex moglie, Vincenzo, però rigetta tutte le accuse. “Non l’ho mai toccata con un dito, solo baci e carezze. Io ho la coscienza a posto, le voglio ancora bene e il suo ricordo è nel mio cuore”. “Quando ha subito l’incidente era piena di lividi, ma non ha mai voluto andare in ospedale. Che potevo farci?” ha dichiarato al giornalista di Chi l’ha visto.

Qui la puntata completa di “Chi l’ha visto” con la storia di Lucia