“Del resto“, afferma Enrico Rossi, “tutti sanno che ci sono due atteggiamenti che portano un facile consenso: uno quello improntato a una rigidità assoluta, l’altro quello di chi spinge per riaprire e che intercetta un bisogno vero. Però così facendo si rischia di alimentare una democrazia emozionale: un pendolo che sbanda una volta da una parte, una volta dall’altra. E quindi così si genera più confusione che altro“.
Rossi sostiene le decisioni dell’esecutivo nazionale e critica le sortite dei governatori. “Tocca al governo decidere – rilancia il presidente della giunta regionale della Toscana – non si possono fare fughe in avanti o fare i pierini, gli sceriffi o, peggio ancora, proporre passaporti sanitari che non esistono e patenti di immunità che sono delle sciocchezze.
“Tutto questo non funziona e comunque non si può creare un clima di contrapposizione tra regioni. Sarebbe sbagliato“.