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Napoli, mega torneo di calcetto in Piazza uno degli organizzatori: “Scusate. Abbiamo sbagliato”

Hanno fatto il giro dei social le immagini del mega-torneo di calcetto organizzato la scorsa notte in Piazza Mercato a Napoli (4 squadre e tanto pubblico). Fumogeni, cori e un pallone hanno caratterizzato la ‘partitella abusiva’. A dispetto delle misure anti-covid che prevedono la possibilità di organizzare partite di calcetto solo a partire dal 25 giugno, nella città partenopea si era deciso di scendere in campo per strada.

Questo evento, come spiegato dagli organizzatori, si tiene ogni anno per omaggiare alcuni amici cresciuti nei vicoli del Lavinaio che ormai non ci sono più. Ma la situazione è sfuggita di mano e solo l’intervento dei carabinieri ha mandato tutti a casa. Francesco uno degli organizzatori del mega torneo di calcetto, ha voluto metterci la faccia e ha deciso di rilasciare alcune dichiarazioni al ‘Il Mattino’. Si mostra pentito di quanto fatto e chiede scusa per non aver rispettato il divieto di assembramenti.

“Lo sappiamo, abbiamo sbagliato, abbiamo sottovalutato la situazione, e per questo abbiamo commesso un errore, ma non siamo malavitosi, siamo solo degli amanti del pallone. Abbiamo organizzato un memorial “I guaglioni npont o vico” per i nostri amici scomparsi. La nostra è una manifestazione pacifica e i ragazzi che vogliamo ricordare, e che ci mancano ancora, erano ragazzi normali, tranquilli”.

Su instagram erano arrivati anche i video messaggi di alcuni personaggi famosi come l’ex difensore del Napoli, Paolo Cannavaro, e l’attore Ciro Petrone.

“Lo avevamo fatto ingenuamente, perché essendo ripartita la serie A siamo ripartiti anche noi, senza valutare il momento e le conseguenze”.

Dopo quello che è successo in Piazza Bellini in molti pensano che questo sia stato un gesto contro il ‘sistema’. Ma Francesco smentisce tale idea:

“Non volevamo sfidare né le forze dell’ordine né lo Stato. Appena abbiamo capito il pasticcio che avevamo combinato abbiamo smantellato tutto, abbiamo tolto le porte e stiamo per cancellare anche i segni che avevamo fatto per terra. Lo ripeto: siamo stati sciocchi ed ingenui, ma niente altro”.