Ma pochi sanno che la “fontana delle bagnanti” proviene dalla Reggia di Caserta, un “furto” in piena regola realizzato dai re d’Italia. Essi dedicarono al giardino del Quirinale molte attenzioni: fu rimossa la fontana collocata in precedenza da Fuga e fu sostituita con un grande bacino circolare dove al centro fu posizionato il gruppo scultoreo della Reggia vanvitelliana, chiamata anche “Fontana di Caserta”.
I giardini del Palazzo del Quirinale costituiscono il parco del Palazzo del Quirinale. L’estensione dei giardini è di circa 4 ettari e l’accesso è garantito da via del Quirinale attraversando Porta Giardini (costruita nell’Ottocento) e lo stile si alterna equamente tra quello del giardino all’italiana e quello del giardino all’inglese.
La fontana delle bagnanti è solo uno dei furti che il nostro territorio subì in epoca napoleonica prima e poi con i Savoia dopo. Insieme alle riserve auree del Banco di Napoli, furono le regge borboniche (Caserta e Portici) a subire i maggiori danni. Porcellane e arredi pregiati furono trasferiti nelle residenze sabaude oppure venduti all’asta a Milano e Londra.