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Napoli, sequestrata una tonnellata di mozzarella non certificata: era venduta di notte e destinata a bar e ristoranti

NAPOLI – Una tonnellata di mozzarella è stata sequestrata in città. In questo periodo di emergenza sanitaria a causa del covid-19, le misure igieniche da adottare nel confezionamento e nella distribuzione di prodotti alimentari sono aumentate. E così anche i controlli del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli che ha scoperto nel capoluogo partenopeo due attività commerciali clandestine dove venivano stoccati illegalmente e messi in vendita prodotti lattiero-caseari.

Le due attività, che vendevano prodotti anche in piena notte, si trovano tra i quartieri San Giovanni a Teduccio (zona Vigliena) e Ponticelli. La prima azienda è risultata sconosciuta al Fisco mentre la seconda riconducibile a un caseificio in cui gran parte dei prodotti erano privi della documentazione igienico-sanitaria necessaria per ricostruirne la provenienza e la qualità. I finanzieri del II Gruppo, coadiuvati dal Dipartimento di Prevenzione dell’Asl Napoli 1 Centro, hanno elevato anche delle maxi-sanzioni perché all’interno delle due attività sono stati trovati tre lavoratori privi di contratto e quindi a nero.

Entrambi i locali dove veniva esercitata l’attività abusiva sono stati sequestrati. Sequestrata anche tutta la merce, una tonnellata di mozzarella non certificata, ovvero priva delle autorizzazioni amministrative e sanitarie di tracciabilità. La mozzarella era destinata a bar, ristoranti e alberghi della Regione Campania. I finanzieri hanno individuato anche centinaia di etichette non veritiere che erano state realizzate per attestare falsamente le caratteristiche organolettiche, la provenienza delle materie prime utilizzate per il confezionamento, la data e il luogo di produzione. Queste etichette se apposte sul packaging dei prodotti, avrebbero creato un serio pericolo per la salute di centinaia di ignari consumatori.