Il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta, basandosi sull’ultimo report stilato, pone l’attenzione sulla necessità di adottare provvedimenti diversi da quelli finora emanati.
I dati, pubblicati dalla Protezione Civile quotidianamente, evidenziano l’andamento esponenziale dei trend non solo dei nuovi contagi ma anche dei pazienti ricoverati con sintomi e di quelli in terapia intensiva. Nella giornata di ieri, si sono registrati 24.988 casi in Italia portando il rapporto positivi/casi testati al 20,5%.
Di qui, l’appello del Presidente di Gimbe, Nino Cartabellotta che, sul proprio account Twitter, scrive: “L’epidemia è fuori controllo in diverse aree del Paese da oltre tre settimane. Il tentennamento di Sindaci e Regioni nell’attuare lockdown totali spingono l’Italia verso una chiusura totale.”
E ancora, concordando con Matteo Renzi, spiega: “Servono decisioni basate su valutazioni scientifiche. Invece abbiamo Dpcm tardivi e basati su dati non recenti. Sindaci e Regioni devono agire altrimenti sarà lockdown 2.”
Dunque, il colosso sanitario, sulla base dei dati rinvenuti quotidianamente e dei report settimanali, propende per una chiusura delle aree a rischio. Del resto, già Walter Ricciardi, consulente del ministro Speranza, aveva più volte evidenziato la necessità di indire un lockdown nelle città più colpite dai nuovi contagi, in primi Napoli e Milano.
Non è escluso che sia varato un provvedimento con ulteriori restrizioni per tali zone. Il Ministro della Salute, infatti, ha confermato di dover intervenire con focus specifici e mirati.