Quest’ultima, infatti, sostiene che la popolazione anziana, essendo quella maggiormente esposta al rischio, non debba assolutamente tornare in servizio. La letalità del Covid-19 è molto più forte in età avanzata dunque vale la pena preservare le categorie più fragili.
Ne è un esempio la scomparsa di Alfonso Durante, infermiere pensionato tornato in trincea per combattere la pandemia. Purtroppo l’uomo si è contagiato e si è reso necessario il ricovero. Poco dopo il tragico epilogo: l’ex infermiere, che non ha esitato un attimo a scendere in campo per aiutare le persone in difficoltà, non ce l’ha fatta.
Di qui, l’appello dell’associazione: “Sono mamme e papà, nonni e nonne. Hanno più di 67 anni, molti di loro hanno patologie croniche. Dopo anni di duro lavoro vogliono godersi figli e nipoti. Ma soprattutto hanno un enorme senso del dovere e a volte questo prevarica sul rischio!”
“Lasciateli a casa, non richiamateli in servizio a colmare carenze che avete creato voi! Lasciamoli in tranquillità poiché loro sono la nostra storia! Hanno portato avanti la sanità italiana con professionalità e dignità in scienza e coscienza. Adesso meritano un riposo in salute! Assumete giovani medici, rispolverate le graduatorie, stabilizzate i precari.”
Per medici e infermieri andati in pensione effettivamente il rischio di tornare in trincea è molto elevato. L’appello di “Nessuno Tocchi Ippocrate” arriva proprio all’indomani della morte di Alfonso, per evitare che si ripetano tragedie del genere.