L’Istituto Nazionale di Statistica italiano ha raccolto un campione di oltre un milione di imprese tra ottobre e novembre. Di questi, il 68,9% è ancora oggi in piena attività, il 23,9 è parzialmente aperta ed il restante 7,2 è chiusa. Sono circa 73 mila le imprese chiuse. Tra queste 55 mila prevedono di riaprire ed il restante si avvia alla chiusura definitiva.
In particolar modo è al Sud che la questione assume caratteristiche drammatiche. Tra le imprese attualmente non operative del mezzogiorno infatti il 31,9% rischia di chiudere definitivamente. Al centro invece i numeri sono inferiori con il 27,6%. Al Nord invece la percentuale migliore con “solo” il 13,8%.
Il covid modifica le nostre vite. Non solo le condiziona in base ai dati dei bollettini ma anche, e forse soprattutto, ha conseguenze in termini economici, occupazionali e sociali. Per tornare alla normalità e quindi risanare anche l’economia è fondamentale ridurre i casi da covid e poter riaprire in sicurezza le imprese.
A tal proposito c’è chi spinge i cittadini a fare spese nei negozi di quartiere. In questo modo si potrebbero salvare soprattutto le imprese di piccole dimensioni che sono quelle maggiormente a rischio di fallimento. L’impresa al Sud non ha quindi vita facile. Bisognerà stringere ancora i denti per un po’ di tempo e sperare che tutto si risolvi in fretta con i vaccini.