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Variante virus dalla Gran Bretagna, Locatelli: “Improbabile incida sull’efficacia del vaccino”

Dalla Gran Bretagna arrivano notizie che stanno destabilizzando non poco gli addetti ai lavori e l’opinione pubblica. Una nuova variante del virus “fuori controllo” si è manifestata nel Regno Unito e per questo motivo molti paesi hanno deciso di tagliare i collegamenti con il Paese oltremanica. In Italia è stato inoltre scoperto il primo caso importato dalla Gran Bretagna, come annunciato dal Ministero della Salute.

Questa nuova variante non parrebbe essere più letale ma la sua trasmissione sarebbe del 70/80% più veloce, quindi comunque un grosso rischio per la popolazione. A pochi giorni dall’inizio della campagna vaccinale in Italia dunque arriva una notizia che fa sprofondare tutti di nuovo nell’incubo di un nuovo 2020.

A tranquillizzare però tutti, in un’intervista a Sky Tg 24, sull’efficacia del vaccino ci ha pensato Franco Locatelli, il presidente del Consiglio superiore di sanità (Css).  “Tutti i virus vanno incontro a mutazioni. Dai dati che emergono, la nuova variante, scoperta a settembre nell’area di Londra, sembra avere maggiore capacità di diffusione, in ragione di una mutazione nella parte della proteina Spike che si lega al recettore presente nelle cellule umane.

Non sembra però avere un maggior potere patogeno. Per quanto riguarda i vaccini, è improbabile che la mutazione del virus vada a incidere sulla loro efficacia“.

Anche altri colleghi di Locatelli hanno voluto sottolineare come l’efficacia del vaccino non possa cambiare a causa di questa mutazione. “La variante di Sars-CoV2 che sta circolando in questo momento a Londra e nel Sud-Est dell’Inghilterra, presenta delle mutazioni sulla proteina di superficie del virus, la cosiddetta Spike.

Nonostante si ipotizzi che queste mutazioni possano aumentare la trasmissibilità del virus, non sembrano alterare né l’aggressività clinica né la risposta ai vaccini“, ha detto in un video messaggio il direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza.

Anche il virologo Crisanti dice la sua sull’efficacia dei vaccini: “In base alle informazioni che si hanno ora è assai probabile che ciò non accadrà. Ovviamente bisognerà verificare che le persone vaccinate non si infettino di nuovo“.