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Omelia no-vax, il parroco: “Dispiaciuto del vespaio che ne è seguito. Chiedo scusa”

Don Francesco Collarile, parroco di Paduli (in provincia di Benevento), sta facendo parlare di sé per essersi scagliato contro i vaccini, durante l’omelia di sabato scorso, circostanza che lo ha costretto a chiedere scusa pubblicamente.

Il parroco di Paduli chiede scusa

Dal pulpito si era rivolto ai fedeli dicendo: “Pensate che questi che stanno inventando i vaccini lo fanno per il vostro bene? E pensate che dopo che vi hanno iniettato questa porcheria fatta anche con gli aborti non potete più morire? Vedete cosa è successo a quell’uomo rientrato a casa dopo un vaccino e morto per infarto. Pensava di essersi salvato, il giorno dopo lo hanno messo nella bara.”

Parole che hanno scatenato il clamore mediatico e l’indignazione di quanti vedono nel vaccino l’unica via di uscita dalla pandemia. Di qui le scuse del parroco: “In riferimento alla mia omelia forse non ho trovato le parole giuste per esprimere il mio pensiero. Sono sinceramente dispiaciuto del vespaio che ne è seguito e me ne scuso.”

“Intendevo sottolineare che un credente dovrebbe tenere in dialogo scienza e fede e che, quindi, contestualmente alla preoccupazione per la salute fisica dovrebbe preoccuparsi anche della salute dell’anima. In tal senso credo sia importante richiamare l’attenzione alla dimensione soprannaturale, alla necessità della grazia quale aiuto e sostegno per la vita spirituale e, non di rado, per la vita fisica.”

“Non possiamo non tener conto della fragilità dell’esistenza e del fatto che nessuno di noi sa quando sarà il suo termine: esemplare, a questo proposito, la parabola del ricco epulone tutto concentrato sulle cose di questo mondo, che non si accorge del giorno ormai imminente della sua fine. Punto cardine della nostra esistenza è la fede in Dio che ci chiama a una continua conversione: era questo il tema centrale del Vangelo della III domenica del tempo ordinario.”

Quanto alle dichiarazioni sul vaccino: “Io rispetto il lavoro degli scienziati e la ricerca preziosa per mettere fine al disastro epocale che stiamo vivendo. Il vaccino rappresenta un grande apporto per il bene e il futuro della comunità umana. Come del resto afferma Papa Francesco, credo che eticamente tutti debbano prendere il vaccino perché tu ti giochi la salute, la vita, ma ti giochi anche la vita di altri.”

Giornalista pubblicista, laureata in Comunicazione. Amo scrivere della mia città e dell'eccellenza che la connota da sempre