Come dichiarato da Bonometti all’Ansa:
“Apriamo le porte delle aziende alla campagna vaccinale. Questo protocollo è la nostra risposta operativa per contribuire concretamente nella campagna vaccinale in Lombardia, nella consapevolezza che ogni modello organizzativo è condizionato da molteplici fattori, tra cui la disponibilità di vaccino e la logistica necessaria“.
L’accordo vede l’intesa anche dell’Associazione Nazionale Medici di Azienda e Competenti e Confapi e sarà valido per le manifatturiere lombarde. Sarà il medico di azienda a somministrare la dose a chi lo vorrà. La Lombardia vuole quindi ripartire al più presto, come spiegato da Bonometti:
“L’attuazione operativa del protocollo è espressione della volontà di ripartire della Lombardia, mettendosi alle spalle il triste capitolo della pandemia. Il mondo industriale vuole dare una risposta concreta alla necessità di vaccinare il maggior numero di persone nel minor tempo possibile. Solo il vaccino potrà permetterci di contenere l’espansione del contagio e tornare di conseguenza ad una vita normale. A fronte di questo impegno Confindustria Lombardia ha individuato la disponibilità di molte aziende associate nel mettere a disposizione dei medici competenti i propri locali aziendali per effettuare in totale sicurezza le vaccinazioni a tutti quei lavoratori che ne dovessero fare richiesta”.
Presentato a Palazzo Lombardia il ‘Protocollo per la partecipazione delle aziende produttive lombarde alla campagna…
Pubblicato da Lombardia Notizie Online su Mercoledì 10 marzo 2021
A gennaio era emerso che il 51% dei vaccinati in Lombardia era personale non sanitario e che quindi non ne aveva diritto. Ora la scelta della Regione per ripartire prima delle altre e immunizzare tutti.