La donna però si è opposta all’ingresso nella sua casa del 118, che voleva semplicemente verificare le condizioni di salute sue e della figlia. Per sbloccare la situazione, dato che la donna non voleva farsi aiutare in alcun modo dai sanitari, si è reso necessario l’intervento dei vigili del fuoco e di un carabiniere-negoziatore il quale, dopo circa due ore, è riuscito a persuaderla e a farle aprire la porta.
Trascorso un altro quarto d’ora di colloquio, il carabiniere è riuscito a convincere la signora a farsi visitare dal medico: alla fine si è scoperto che la donna era in parziale stato confusionale a causa dell’errato uso dei cortisonici impiegati per le cure anti-Covid.
I carabinieri hanno anche rintracciato e fatto rincasare il suo ex compagno, anch’egli risultato positivo Covid, che è rimasto nell’abitazione fino a quando la situazione si è normalizzata.