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Bocciature possibili a scuola, i presidi: “Non possiamo promuovere tutti”

Ancora una volta, è fatta pressione sulla scuola. Il nuovo ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi ha stabilito: quest’anno saranno possibili le bocciature. Ricordiamo, infatti, che l’anno scorso c’è stata moltissima confusione. Tra Marzo e Maggio dell’anno scorso, l’ex Ministra Lucia Azzolina ha modificato varie volte le modalità di svolgimento dell’anno scolastico. Lo scorso anno si è rivelato come uno svilimento di tutto il sistema scolastico. Dunque, quest’anno, reduci dagli errori passati, si cerca a tutti i costi un equilibrio tra la situazione emergenziale ed il mantenimento di un sistema valutativo adeguato.

Da un’indagine svolta in varie città italiane da Il Fatto Quotidiano, emerge la preoccupazione dei presidi. I dirigenti scolastici sono sicuri che sia la scelta giusta per evitare di ridurre ai minimi termini il sistema scolastico. Ma, alcuni di loro, affermano che aumenteranno sicuramente i ricorsi alla giustizia per le bocciature. L’appiglio principale, secondo loro, sarà la difficoltà di concentrazione del ragazzo in un luogo poco adeguato. Fabiana Frattasio, psicologa dell’Asl Napoli 1, in un’intervista a noi rilasciata il mese scorso, aveva fatto appunto riferimento al grave problema della concentrazione.

Qui il video dell’intervista:

Presidi e studenti sulle bocciature: il comparto scuola unito

Il preside di una scuola romana, Danilo Vicca, espone quelle che secondo il suo punto di vista potrebbero essere delle buone proposte. In particolare, dice che sarebbe opportuno ampliare il numero di insufficienze previste per la bocciatura. Inoltre, secondo Vicca, sarebbe importante prevedere la possibilità del recupero con i corsi. Il preside dunque afferma che la bocciatura debba essere prevista, ma più difficile da mettere in atto. “Non possiamo pensare che quest’anno si possa bypassare la valutazione, significa perpetrare un sistema che potrebbe creare dei vulnus nelle competenze degli studenti“, queste le parole di Vicca. Effettivamente va pensato che il sistema scolastico italiano è fortemente basato sul sistema valutativo.

Pare che anche gli studenti siano d’accordo con la possibilità di bocciare. Probabilmente perchè è importante mantenere in vita una forma di meritocrazia che è alla base del sistema di rinforzi utile allo sviluppo delle competenze. In conclusione, ora si è alla ricerca dell’equilibrio perfetto per rendere valido questo anno scolastico completamente in Dad.