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Recovery Fund, sottosegretario Enzo Amendola propone Idrogeno Valley e Agritech sul Vesuvio per la Campania

“Il mio ausilio è velocità.” Sono le parole di Enzo Amendola, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio durante il ciclo di seminari ‘Novanta minuti con…’ organizzato da Antonio Marciano. Durante il suo turno, avvenuto nella giornata di ieri come riporta il CorriereDelMezzogiorno.it, Amendola, che è rimasto agli Affari europei e si occupa del Recovery dalla prima versione, ha esposto le sue idee sulla Campania. “Sulla spesa delle risorse europee si misura la classe dirigente a Roma, ma anche in Campania. E insomma a Napoli stiamo ancora a discutere di Bagnoli. Napoli deve ragionare come area metropolitana, questo è mancato sinora.” afferma il sottosegretario durante il seminario.

“Ho letto il report Legambiente Pendolaria: ebbene tra il 2011 e il 2019 i passeggeri sui treni sono diminuiti quasi del 40 per cento. Abbiamo una regione che ha un potenziale di passeggeri su ferro enorme, ha un tessuto industriale storico, su questo devono andare le risorse.” L’idea di Amendola è quella di una Idrogeno Valley sul modello di Brescia, che ha infatti costruito trasporti pubblici su ferro a idrogeno. Come spiegato dal sottosegretario, inoltre, accanto all’idrogeno saranno presenti luoghi di ricarica e di produzione, quindi anche ricadute sulle filiere industriali. “Perché la Campania, che solo nell’asse tra Napoli e Caserta ha un tessuto imprenditoriale meccanico forte, non può essere un laboratorio per la costruzione di una formula su ferro di nuova generazione? L’idrogeno sarà una parte enorme di investimento. Ci dobbiamo candidare naturalmente perché abbiamo aziende e cittadini che si muovono.”

Agritech sul Vesuvio, la seconda proposta del sottosegretario Amendola

Altra idea proposta ieri da Amendola riguarda proprio il Vesuvio. Secondo i dati, l‘80% dei visitatori di Pompei, Ercolano e del vulcano inattivo, simbolo verde dell’area, sono turisti stranieri. Proprio per questo, il Vesuvio non resterà unicamente un “punto di eccellenza per la riforestazione e la biodiversità, ma un polo per la bioagricoltura.” Il piano riguarda quindi la costruzione di un Agritech, avendo così a disposizione uno dei più grandi giardini. “Non è uno slogan, è lì.” Quest’ultima è una proposta a cui il sottosegretario Amendola sta lavorando ormai da tempo, sin da quando era ministro, e che tra l’altro è già a buon punto.

“Nella missione green grande importanza ha la rigenerazione urbana. Nell’area napoletana, quanto c’è da fare in interi quartieri? Ho lavorato con Bruno Discepolo ai suoi progetti. Si può fare tanto.” afferma, ricordando anche dell’enorme patrimonio campano. “Abbiamo un patrimonio enorme che sono le università e i musei. Gli atenei non sono fortini assediati, li dobbiamo utilizzare per espanderci, San Giovanni è un esempio. Gli stessi musei, come Capodimonte, non sono un luogo chiuso ma di riqualificazione urbana. Così accadrà con il Mann, così con l’Albergo dei poveri che sarà parte della progettazione. : 

Non manca però neanche il tema dei rifiuti, ricordando che con l’Europa e la Regione avrebbe “chiuso l’accordo per diminuire la multa europa di 125 mila euro dei due terzi.” Marciano conclude il seminario affermando che “il Recovery Plan è un’occasione unica e inedita per unire l’Italia e rammendare il tessuto sociale che oggi è lacerato dalle diseguaglianze.”