Nelle indagini, avviate dalla compagnia di San Severo, sono naturalmente state coinvolte la procura distrettuale antimafia di Bari e la Guardia di Finanza. La procura di Bari ed il servizio centrale investigativo contro la criminalità organizzata, in accordo con il comando dei Carabinieri, hanno disposto misure cautelari per sei persone. Sono coinvolti due imprenditori di Caserta e due del Foggiano. In particolare, il GIP del tribunale di Bari ha disposto due custodie cautelari, un arresto domiciliare e due divieti di dimora tra Puglia ed Abruzzo. Infatti, nel corso delle indagini, i carabinieri hanno trovato delle discariche abusive sia a Chieti che a Foggia. Le discariche erano ben recintate con un’altezza di circa 4 metri per evitare che fossero visibili. La presenza di altri luoghi di deposito fa pensare che si tratti di un traffico sistemico e abituale che porta rifiuti misti dalla Campania alla Puglia ed all’Abruzzo.
Al momento, inoltre, la produzione distrettuale antimafia ha disposto il sequestro preventivo d’urgenza di terreni e quote finanziarie. Lo scopo è di eliminare completamente quest’organizzazione criminale.