Dunque, la revoca della proprietà intellettuale sui vaccini rappresenterebbe una vera svolta. Sarebbe permesso, così, ai paesi poveri di produrre i vaccini in casa, evitando i costi di importazione. Il presidente Joe Biden si è dimostrato disposto, nonostante tenga molto alla questione brevetti. Si ricorda che il protezionismo statunitense era una delle linee guida della politica di Trump. Come riporta l’Ansa, Pare che Katherine Tai, la rappresentante del commercio degli Stati Uniti, abbia detto “Si tratta di una crisi sanitaria mondiale, e le circostanze straordinarie della pandemia invocano misure straordinarie“.
Mentre la casa bianca è disposta a rinunciare ai brevetti, la Federazione Internazionale delle aziende farmaceutiche (Ifpma) ha commentato la scelta come “deludente”. L’istituzione ha poi aggiunto che la misura non è necessaria vista l’attuale distribuzione di vaccini nel mondo. La Francia si è ideologicamente schierata con l’Ifpma, chiedendo effettivamente donazioni in vaccini per i paesi poveri. Comunque sia, i negoziati sono già in corso, ma la decisione sarà presa nella prossima riunione che si terrà tra l’8 ed il 9 giugno.