Inizialmente erano 23 gli iscritti nel registro degli indagati, tra i quali appunto il vice di De Luca, Bonavitacola, l’assessore all’Ambiente del Comune di Napoli, Raffaele Del Giudice, e funzionari delle aziende partecipate Asia (azienda che cura i servizi di igiene ambientale) e Sapna (società che si occupa della gestione integrata dei rifiuti nella provincia di Napoli).
La proroga riguarda complessivamente 26 persone. I magistrati ipotizzano, nei confronti della Regione, il reato di omissione di atti di ufficio in relazione al mancato smaltimento delle ecoballe e anche in relazione al mancato commissariamento degli enti inadempienti, tra cui il Comune di Napoli, agli standard imposti dalla Ue.