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Partita del Cuore, Ramazzotti si scusa con Aurora: “Noi non siamo sessisti”

Continua a tenere banco la bufera scatenatasi ieri sera durante la cena prima della Partita del Cuore. Aurora Leone, attrice del gruppo comico napoletano The Jackal, è stata cacciata dall’evento in quanto donna. Tanti sono i messaggi di solidarietà che sanno arrivando alla ragazza dal mondo della nazionale cantanti ma anche e soprattutto dalla gente comune.

Uno dei cantanti della nazionale che si è espresso poco fa sulla vicenda è stato Eros Ramazzotti che ha voluto raccontare la sua versione dei fatti, scusandosi per l’accaduto e puntando il dito solo sui membri dello staff protagonisti dello spiacevolissimo episodio: “Ciao a tutti. Noi della NIC ( Nazionale italiana cantanti)
Non siamo stati coinvolti direttamente nella vicenda scaturita dal comportamento di due persone dello staff. Stavamo parlando tra di noi mentre cenavamo, abbiamo sentito delle voci alzarsi senza capire cosa stesse succedendo.

Io ho provato a recuperare la situazione che era oramai precipitata. Domani mattina avremo un incontro con Aurora e Ciro per spiegare meglio la dinamica dell’avvenimento e scusarci pubblicamente dell’accaduto. NOI NON SIAMO SESSISTI e tantomeno RAZZISTI o OMOFOBI, anzi, ognuno fa qualcosa per chi ha bisogno (da anni e in tempi non sospetti) sinceramente per un comportamento incauto di due persone dello staff, non possiamo passare per quello che non siamo. W sempre la solidarietà W le donne che sono parte fondamentale della nostra vita“.

Anche altri personaggi hanno voluto prendere le parti di Aurora Leone e Ciro Priello, come Fedez e Andrea Mariano  – tastierista dei Negramaro anche lui invitato alla partita. Andrea in un post sul suo profilo Instagram ha espressamente detto che se nella giornata di oggi non arriveranno le doverose scuse da parte dell’organizzazione lui questa sera non parteciperà all’evento.

Un evento a scopo benefico macchiato da un episodio sessista nonostante le mascherine distribuite fossero contro la violenza sulle donne. Il manifesto di un’Italia a due velocità, da una parte le parole e dall’altra i fatti.