Mai banale Aurelio De Laurentiis quando rilascia interviste. Il patron azzurro fa sempre discutere e non si smentisce nemmeno nelle dichiarazioni rilasciate al Passepartout Festival, di cui è stato ospite.
ADL innanzitutto parla dei problemi da affrontare come presidente del Napoli: “Quando vado alla partita ho la scorta, ma quando sono a Napoli da solo la rifiuto. Mi sento un uomo libero anche se qualcuno mi scrive ‘ti uccidiamo’ perché magari l’ho fatto arrestare. Io non scendo mai a compromessi perché quando vado a dormire non devo portarmi dietro i problemi. Infatti mi addormento subito. Se morissi domani, avrei la coscienza pulita.”
Non sono mancate anche parole sulla Superlega, argomento che ha fatto molto discutere negli ultimi due mesi e che scotta ancora: “Ho smascherato Blatter e Platini quando stavano rispettivamente alla Fifa e alla Uefa. Adesso non sono riuscito a dedicarmi a fondo al ripianamento totale del calcio a livello mondiale. La Superlega è figlia del fatto che le organizzazioni del calcio pensano di fare loro gli istituzionalisti con i nostri soldi. Che interessa ha un Real Madrid, una Juventus, un Napoli a fare la Champions indebitandosi per poter fatturare 70-80-90-100 milioni in più se se ne sono spesi 200-300? Non quadra. Io ho sempre detto ad Agnelli che stava sbagliando con la Superlega perché volevano diventare gli attori principali del sistema, ma invece democraticamente bisogna lasciare la porta aperta a tutti.“
La nuova idea del presidente del Napoli è la creazione di una nuova competizione: “Dobbiamo stabilire un’altra competizione togliendola alla Uefa, pur lasciandola come segretario principale, dando noi all’organismo europeo una percentuale sulle revenue e non facendoci pagare noi dalla Uefa.”
Torna anche a parlare della possibilità di infortunio di suoi tesserati durante le partite con le Nazionali, tema ricorrente del patron azzurro: “Ho 18 tesserati in giro per campionati europei. Se qualcuno si rompe per sei mesi, chi mi ripiana quei 100 o 50 milioni? La Uefa? No. E perché io ho dovuto prestare il mio calciatore? Tu fatturi 3 miliardi e mezzo in 15 giorni? Allora ti devi sedere a tavolino e dobbiamo rivedere la situazione. Agnelli, Perez e gli altri hanno sbagliato, ma non a dire che il calcio è diventato fallimentare per colpa delle istituzioni.“
Conclude De Laurentiis spendendo parole anche per il presidente della Figc Gravina: “Persona rispettabilissima, ha annunciato grandi cambiamenti, ma sono due anni e mezzo che non ha fatto abolire la legge 91 che è di 40 anni fa. Nemmeno la legge Bossi-Fini del 2001 sulla libera circolazione degli extracomunitari che costerebbero di meno e agevolerebbero le squadre meno importanti. Non ha fatto abolire nemmeno la legge Melandri. Non si vuole capire che il calcio cambia di anno in anno e va modificato. Loro rispondono da istituzionalisti con ‘sì, no, va bene vediamo, ci pensiamo’.”