Alcuni ricercatori, in un articolo pubblicato su Nature, sottolineano come l’allentamento delle restrizioni anti-covid rischi di dar via a un meccanismo preoccupante. Lo scorso anno segnato dalla pandemia ha visto anche un calo deciso dei casi d’influenza: mascherine, distanziamento sociale, igiene delle mani e lockdown periodici hanno arrestato in parte la corsa del covid e azzerato quella del virus influenzale.
Da qui scatta l’allarme degli studiosi. Generalmente, l’influenza stagionale è responsabile di un numero di morti che va dalle 290.000 alle 650.000 persone all’anno. A questo proposito è intervenuto anche Silvestro Scotti, segretario della Fimmg. Queste le sue parole a Il Messaggero:
“Abbiamo una generazione che ha saltato l’epidemia influenzale dello scorso anno, e questo significa che tanti cittadini non hanno neanche gli anticorpi rispetto ai virus della stagione ’20-21. E’ importante accelerare con i vaccini o rischiamo di avere condizioni più gravi“.
Anche il virologo Fabrizio Pregliasco è della stessa opinione: “L’anno scorso gli interventi per limitare la diffusione del Covid hanno tenuto molto a bada l’influenza. Adesso, invece, potrebbe diffondersi molto più facilmente. Il vaccino è l’unica arma per difendersi“.