“Si devono chiamare con il loro nome: a 12 anni sono bambini e vanno tutelati. Altro che sballo alcool e droga, lo dico da assessore alle politiche giovanili, ma soprattutto da mamma. Le notti della movida mi fanno paura.” afferma Marciani, aggiungendo che si tratta di un’emergenza che gli assessori e lo stesso Sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, stanno affrontando, attraverso incontri già previsti. “È necessario far capire ai ragazzi cos’è il coma etilico e come si arriva a stare così male.”
Purtroppo, come sottolinea l’Assessore, non si tratta di un problema legato unicamente alla città di Napoli. Sono sempre di più, infatti, le metropoli che riscontrano tale problema. “Penso che ci sia bisogno di associazioni giovanili che possono essere utili quando i genitori non sono così presenti e attenti”, afferma Chiara Marciani nel suo intervento.
L’assessore spiega l’inutilità di un convegno in casi come questi: “Si rischia solo di annoiarli senza capire quelle che sono le cause. Non servono le imposizioni”. Secondo Chiara Marciani, ciò che si rivelerebbe davvero utile sarebbero gli “angeli della movida” e degli alcool test a sorpresa.
Per quanto riguarda le sanzioni agli esercenti che vendono gli alcolici ai minori, l’Assessore non sembra esser convinta che possa risolvere il problema. “Un lavoro di squadra è la vera soluzione. Sicuramente questo fenomeno di esercenti che vendono alcol ai minori è grave, ma credo serva anche far comprendere quello che accade ai giovani.”