Napoli, pugno duro di Manfredi contro la movida: “Verso un cambio dei regolamenti e degli orari”


Il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ha inserito tra i temi prioritari della sua amministrazione quello della movida incontrollata. Come già anticipato dall’assessore alla Polizia Municipale e alla Legalità, Antonio De Iesu, l’amministrazione comunale metterà a punto un nuovo sistema di regole per frenare i comportamenti irresponsabili non solo dei giovani ma anche degli esercenti che non rispettano le regole.

Napoli, Manfredi sulla movida: “Un’emergenza reale”

Queste le parole del primo cittadino: “Abbiamo già cominciato con degli interventi di controllo sotto il coordinamento dell’assessore De Iesu. In pochi giorni non possiamo risolvere i problemi che si sono accumulati in dieci anni. Si è creata un’abitudine da parte dei giovani ad aggregarsi, al non rispetto delle regole. Riportare i buoi nella stalla non è semplice”.

“Noi abbiamo cominciato già da due settimane con una serie di controlli. Da oggi ci sarà un calendario di incontri tra amministrazione comunale, gli assessori De Iesu e Armato. Organizzeremo una serie di interventi a partire da un cambio dei regolamenti e degli orari, ci sarà tanto da lavorare. Gli esercenti e i residenti sani vogliono che si rispettino le regole”.

“Non ci dobbiamo aspettare di risolvere i problemi in un giorno però quella della movida è una delle nostre priorità. Ne ho parlato anche con il prefetto Palomba che sta per arrivare a Napoli, Torino ha vissuto e vive problemi simili ai nostri. Questo, quindi, non è solo un problema napoletano. Purtroppo c’è questa abitudine dei ragazzi, soprattutto giovanissimi, di aggregarsi e ubriacarsi. E’ un tema anche sociale. Noi saremo in prima linea per dare risposta ad un’emergenza reale”.

Quanto alla delibera che consente ai gestori dei locali di disporre di tavolini all’aperto ha dichiarato: “Quella è una norma che deriva da un’autorizzazione nazionale legata al covid. Progressivamente dobbiamo tornare alla normalità. Nel momento in cui finisce l’emergenza a quel punto si ritornerà nelle regole normali. Non possiamo avere una città invasa da tavolini, questo mi sembra ovvio”.


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