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Casi Covid, in 7 giorni aumentati del 51,4% in Campania: ricoveri sopra soglia di saturazione

Report Gimbe. Aumentano i nuovi casi positivi nella settimana dal 5 all’11 gennaio. Anche in Campania c’è stato un peggioramento del 51,4% rispetto alla settimana precedente. Inoltre, i posti letto in area medica (al 24,8%) e in terapia intensiva (al 12,2%) occupati da pazienti Covid-19 sono sopra la soglia di saturazione.

Il bollettino della Campania di oggi 13 gennaio

Report Gimbe, aumentano i casi positivi in Campania

I dati emergono dal report settimanale della Fondazione Gimbe, che analizza l’andamento dell’epidemia Covid-19.

L’elenco dei nuovi casi per 100mila abitanti dell’ultima settimana, in Campania: Napoli 2.584; Salerno 2.047; Caserta 2.031; Benevento 1.625; Avellino 1.252.

Ciclo vaccinazioni completo per il 60,6% dei campani

Per quanto riguarda il ciclo di vaccinazioni in Campania la popolazione che lo ha completato è pari al 75,5% (media Italia 79%) a cui aggiungere un ulteriore 4,4% (media Italia 3,8%) solo con prima dose. Il tasso di copertura vaccinale con terza dose è invece del 60,6% (media Italia 61,5%). Inoltre, la popolazione dai 5 agli 11 anni che ha completato il ciclo vaccinale è pari all’1,3% (media Italia 2,4%) a cui aggiungere un ulteriore 12,4% (media Italia 15,9%) solo con prima dose.

Ci troviamo in una fase estremamente critica della pandemia, – scrivono nel report – in cui distorte narrative ottimistiche appannano l’insufficienza delle misure per rallentare la curva dei contagi e sottovalutano i rischi per la salute delle persone e per l’economia del Paese. Innanzitutto, l’ingente numero di nuovi casi, in continua crescita, dopo aver mandato in tilt i servizi territoriali sta determinando la progressiva saturazione degli ospedali, con limitazione degli interventi chirurgici programmati – anche in pazienti oncologici – e la riduzione delle capacità assistenziali, anche perché il personale sanitario è ormai allo stremo. In secondo luogo, l’enorme numero di persone positive sta progressivamente paralizzando numerosi servizi essenziali: dai trasporti alla scuola, dalla sanità agli uffici pubblici. Infine, a meno di “iniezioni” di posti letto dell’ultima ora o di modifica dei criteri per classificare i pazienti COVID ospedalizzati, entro fine mese numerose Regioni andranno in zona arancione e qualcuna rischia la zona rossa. Un colore che certificherebbe il fallimento nella gestione della quarta ondata, nonostante la disponibilità di vaccini molto efficaci nel prevenire la malattia grave.