Matteo Bassetti, Direttore della Clinica delle Malattie Infettive dell’Ospedale Policlinico di San Martino di Genova, si schiera a favore di Zalone e lo invita in ospedale. In un post sul suo profilo social scrive:
“Checco Zalone ha colto nel segno, scherzando al Festival sui virologi e sul loro ruolo in questi due anni di pandemia.
Ha confermato di essere un eccellenza italiana della comicità e della satira. Mi ha fatto sorridere: penso, infatti, che saper sorridere sia tanto importante quanto saper essere seri. Non credo andrò a lavare i piatti in una pizzeria, come dice Zalone nella canzone, ma continuerò a fare l’infettivologo che è un mestiere importante almeno quanto l’estetista e il parrucchiere, anche perchè dovremo continuare a convivere con i microbi e quindi di infettivologi ci sarà bisogno anche dopo il Covid.
Credo che comunque aver sorriso durante la seconda serata di Sanremo possa essere il preludio di una nuova fase, volta a ricostruire la coscienza degli italiani che il Covid ha profondamente depresso negli ultimi due lunghissimi anni. La fase che stiamo vivendo in queste ultime settimane è probabilmente la coda della pandemia e siamo ormai entrati nella fase endemica che ci porterà a convivere con questo nemico invisibile ancora per molto tempo, ma con numeri e conseguenze diverse da quelle viste nel recente passato. Mi piacerebbe, nel prossimo futuro (molto prossimo), tornare a vedere le persone sorridere: up importantissima terapia anche per le malattie infettive, ma senza la barriera della mascherina. Un sorriso a trentadue denti allunga la vita. Buona risata Checco Zalone e grazie davvero: mi piacerebbe invitarlo e fargli incontrare tutti i sanitari dell’ Ospedale Policlinico San Martino, che si sono così tanto sacrificati in questi due anni per tutte le persone che ne hanno avuto bisogno“.