Zelensky
Le città di destinazione dichiarate all’ingresso in Italia continuano a essere Milano, Roma, Napoli e Bologna. Rispetto al 25 marzo, ieri l’incremento è stato di 1.630 ingressi nel territorio nazionale. Nei prossimi giorni sicuramente continueranno ad arrivare persone in fuga, visto che il conflitto – a quanto sembra – non è avviato verso una fine.
La guerra in Ucraina dura ormai da un mese. La Russia sta continuando ad attaccare varie città della nazione, facendo utilizzo anche di bombe a grappolo: molti paesi hanno deciso di metterle al bando e non usarle, ma tra questi non vi è la Russia, come d’altra parte anche gli Stati Uniti, Israele e altri. Ad essere particolarmente grave è la situazione che riguarda Mariupol, ormai quasi distrutta: Zelensky, in conferenza con il Parlamento italiano, l’aveva paragonata a Genova per numero di abitanti. Immaginate Genova distrutta, ha affermato. Nel frattempo il presidente ucraino continua a chiedere armi. Drammatico anche il dato che riguarda le morti di bambini: 139 sono quelli uccisi durante il conflitto, oltre 200 i feriti.