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Tiziana Cantone, riaperto il caso: potrebbe non essere suicidio, si indaga sulla panchetta ginnica

Tiziana Cantone, riaperto il caso. Sono state ordinate dal Giudice per le indagini preliminari di Napoli Nord Raffaele Coppola, altre indagini sulla vicenda di Tiziana Cantone.

Tiziana Cantone, riaperto il caso

La 31enne fu trovata senza vita, con un foulard al collo, il 13 settembre 2016, nell’abitazione della madre, a Casalnuovo (Napoli), dopo la diffusione in rete a sua insaputa dei video personali che la ritraevano. La riapertura del caso viene dopo l’opposizione presentata dai legali di Teresa Giglio, madre della vittima, contro la richiesta di archiviazione della Procura.

Gli avvocati prima ipotesi, quella del suicidio per impiccagione, ritenendo la strada dell’omicidio, secondo quanto emerso dall’autopsia, non praticabile. Novanta giorni ancora per fare indagini sul foulard e sulla panchetta ginnica. Per i legali la posizione di Tiziana Cantone, in ginocchio e con le gambe incrociate non sarebbe compatibile con un suicidio, in quanto il presunto cappio era legato a una panchetta ginnica che non avrebbe retto alle oscillazioni ed il foulard non sarebbe stato in tensione massima.

Assolto l’ex fidanzato

L’ex fidanzato a novembre fu assolto da tutti i capi d’accusa. Lo ha deciso il giudice Dario Gallo del Tribunale di Napoli. L’uomo era accusato di diversi reati, ma è stato assolto: simulazione di reato, calunnia e accesso abusivo a sistema informatico.

Resta ancora senza nome la persona che diffuse i video privati della ragazza, morta suicida il 13 settembre del 2016. La sentenza di assoluzione nei confronti dell’uomo è totale perché “il fatto non sussiste”; calunnia perché “il fatto non costituisce reato”; accesso abusivo a sistema informatico per “impraticabilità”, ovvero perché manca la denuncia; simulazione di reato perché “il fatto non sussiste”.