Festa dei Quattro Altari 2025, in foto l'opera a Palazzo Baronale
Torre del Greco si accende di emozione, tradizione e bellezza: è tutto pronto per la Festa dei Quattro Altari 2025.
Un evento che scalda i cuori nell’estate torrese e riunisce un’intera comunità attorno alla propria identità più autentica.
Dopo mesi di attesa, preparativi e fermento creativo, stasera si alza ufficialmente il sipario sulla Festa dei Quattro Altari 2025, la storica manifestazione che promette di trasformare anche quest’anno la città in un palcoscenico a cielo aperto.
Il grande countdown è finito: si parte con l’inaugurazione ufficiale e la benedizione dell’altare di Piazza Santa Croce, una delle vere e proprie opere d’arte effimere, protagoniste assieme ai tappeti del lato più intenso, immaginifico e rappresentativo della festa, che mescolano spiritualità, ingegno artigianale e suggestione visiva.
Il tema di quest’anno si intreccia con il Giubileo: l’Eucarestia come messaggio di carità e di speranza per i più deboli, riprende il legame della festa con il Corpus Domini e sarà raccontato con la potenza silenziosa delle immagini, dei simboli e dei materiali poveri che danno vita ai maestosi apparati scenici, frutto del lavoro di mesi di artisti, ma anche di tutto lo staff organizzativo necessario alla loro esposizione.
Ma la Festa non è solo contemplazione: è musica, condivisione, allegria popolare. E allora via ai concerti che faranno ballare e cantare tutta Torre del Greco: Nello Daniele & Friends con Teresa De Sio, Gabriele Esposito, Deddè, Andrea Sannino, Marco Zurzolo, Amedeo Colella, Peppe Iodice e tantissimi altri talenti cittadini. Clou event con i travolgenti The Kolors a chiudere la festa, domenica 29 giugno, prima dello spettacolo pirotecnico sul porto cittadino.
Non mancheranno gli eventi culturali a Palazzo Vallelonga, con mostre, talk e proiezioni che intrecciano fede e arte, e le attività dedicate ai più piccoli in villa Ciaravolo, le iniziative sul sagrato della Basilica di Santa Croce e nei vicoli del mercato, passeggiate culturali e visite guidate, mostre, spettacoli teatrali ed aperitivi musicali tra il porto e Corso Garibaldi, l’arena all’aperto dei Mulini Marzoli e tanto altro.
La direttrice artistica Patrizia Porzio ha parlato di “un sogno collettivo, realizzato con passione e collaborazione”. Il sindaco Luigi Mennella si è riferito alla festa come ad un “vaccino” per inoculare il DNA torrese alle future generazioni.
E davvero la città si è unita: dalle scuole agli artigiani, dalle istituzioni alle parrocchie, per offrire uno spettacolo che ha il sapore delle radici, ma anche dello slancio verso il futuro. È più di una festa. È Torre del Greco che si guarda allo specchio e si riconosce più bella che mai.