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POS e metodi di pagamento digitali: i dati di Napoli


Negli ultimi anni, Napoli e la sua provincia hanno cambiato radicalmente i propri pagamenti con una grossa crescita di quelli digitali grazie al massiccio uso di card contactless. Quali sono, tra questi, i metodi di pagamento preferiti?

Napoli e la sua provincia sono conosciuti nel mondo per cultura, bellezza, intraprendenza e qualità dei prodotti (che si parli di cibo, di materiali, di artigianato e tanto altro, Napoli è sempre al centro di attenzione e ammirazione). Qualche giorno fa, per esempio, è stato istituito il Consorzio Corallo e Cammeo Torrese per tutelare una delle grandi, e famose, risorse del territorio. In questo fermento, anche e soprattutto turistico (con circa 3,5 milioni di turisti nel 2025), c’è un grosso interesse nei confronti dei pagamenti digitali che, negli ultimi anni, sono in forte crescita.

Se nel 2019, nella zona di Napoli, solo il 46% delle transazioni era tramite POS, nel 2021 questa percentuale è arrivata al 71% con una media nazionale che, nel 2024, ha visto per la prima volta il digitale superare il contante (43% contro 41%). Il dominio, in Campania, per ciò che riguarda il pagamento con carta o digitale, è di Poste Italiane che vede, nel napoletano, più del 70% delle famiglie possedere una Postepay Evolution (la prepagata con IBAN) per un numero complessivo di circa 1,2 milioni di carte. I POS sono circa 3,5 milioni con 150mila gestibili da tablet e smartphone (il triplo rispetto all’anno precedente).

Tra i metodi alternativi è in crescita Paysafecard

Postepay, come abbiamo visto, è il metodo di pagamento più conosciuto napoletano. Perché questa predilezione proprio per quel tipo di carta? La risposta è molto semplice: le Poste sono un’istituzione per l’italiano medio che, nonostante la nota privatizzazione del 1998, le identifica sempre come un’azienda di Stato. Ci sono, però, tanti validi metodi alternativi che hanno interessanti soluzioni anche per sicurezza e privacy. Tra questi è interessante parlare di Paysafecard, lanciata da quattro imprenditori austriaci nel 2000, e molto nota come soluzione per chi non vuole condividere i propri dati personali in rete.

Paysafecard è una carta prepagata, infatti, che utilizza un PIN a 16 cifre, senza richiesta di inserimento di dati personali o bancari. Per questa ragione, è molto apprezzata sul web e anche nel mondo del gioco d’azzardo. Perché il gioco d’azzardo? Le piattaforme in rete hanno vissuto, soprattutto all’inizio, grossi problemi nella protezione dei dati personali e bancari sempre a rischio phishing. Tante aziende private, allora, come Paysafecard, si sono messe a disposizione per cercare di trovare soluzioni sicure e garantite per proteggere operatori e clienti.

I casino online che accettano i depositi con il metodo di pagamento Paysafecard sono, dunque, in forte aumento e permettono di mantenere un livello di affidabilità molto alto e una privacy ancora più elevata.

I casinò con Paysafecard, poi, sono una valida alternativa all’uso di e-wallet come PayPal o Neteller e funzionano esattamente come voucher. In pratica, il cliente acquista la card in ricevitorie, distributori e tabacchi e inserisce il PIN nel portale che è in rete. Il sistema, a quel punto, riconosce il cliente come proprietario e attiva la prepagata che ha un limite di spesa già ben noto, limitando anche il budget a quello che è già predisposto in partenza.

Paysafecard può essere usata principalmente in rete ma è, a tutti gli effetti, una carta prepagata. Puoi, quindi, essere usata anche in negozi che ne permettono l’utilizzo e ha una diffusione, attualmente, in 50 paesi nel mondo.