L’Italia moderna è un’Italia che cambia, un paese in continua evoluzione che si evolve su diversi fronti.
Si è parlato di nuove regole, nuove tasse ma adesso l’attenzione è rivolta alla suddivisione delle varie regioni. Venti, sono troppe. Arriva dal Pd la proposta presentata alla Camera di ‘ridisegnare’ l’Italia passano da 20 enti regionali a 12, tutto questo per una questione maggiormente economica.
“Non può negarsi che negli ultimi 15 anni circa sono venute crescendo a livello regionale forme di dispersione della pubblica amministrazione, con sprechi di danaro pubblico e con forme di inquinamento non controllabili”. Questo è quello che spiegano i promotori della proposta di legge, Roberto Morassut e Raffaele Ranucci, che attribuiscono ad alcune regioni un fallimento economico dovuto ad un’errata funzione di programmazione causata dal trasporto da parte di altre correnti pratiche e sindacali.
Il modo per risalire da questi problemi economici sembrerebbe proprio quello di cancellare tutto e riproporre nuovi confini, nuove linee e da questo progetto la Campania ne uscirebbe notevolmente allargata, acquisendo oltre le città capoluogo come Napoli, Avellino, Benevento, Caserta e Salerno, anche la provincia di Latina e quella di Frosinone, passando da Regione Campania a Regione Tirrenica.
Così anche le altre regioni saranno accorpate nel caso in cui la proposta di legge del Pd venisse accettata, tranne Roma che sarebbe regione a sé e Sicilia e Sardegna. Il deputato del Pd inoltre, spiega che la proposta ha l’intenzione di revisionare l’articolo 131 dell Costituzione, senza toccare le attribuzioni e le competenze delle Regioni ma solo ridisegnando i confini geografici, modificandone il numero.
L’Italia sarebbe così suddivisa: