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Scoperti 10mila metri cubi di rifiuti pericolosi. Arrestate 11 persone

Indignazione e rabbia per l’ennesimo sfregio operato dalla Camorra sul territorio patenopeo.  La Campania ancora diventa triste protagonista di una vicenda incredibile e vergognosa. Questa mattina sono stati undici gli arresti, come scrive il sito IlMattino.it, eseguiti dal corpo forestale dello Stato. Per gli inquirenti è stata individuata e sgominata una rete di “gestori” di discariche abusive e tossiche. Ne è stata individuata a Benevento con ben 10mila metri cubi di rifiuti pericolosi. Avanzi ospedalieri, rifiuti sanitari, siringhe, mescolati ad altri rifiuti speciali, confluiti da tutta la regione. E forse non solo.

Sono stati 150 gli uomini del Corpo Forestale dello Stato della Campania che hanno eseguito le 11 ordinanze di custodia cautelare personale emesse dall’Ufficio GIP presso il Tribunale di Napoli nei confronti di titolari di aziende e proprietari di terreni, gravemente indiziati, a vario titolo, di realizzazione di attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti e di gestione di discariche illegali di rifiuti speciali pericolosi.

Sono stati sequestrati 36 autocarri e una discarica sepolta in un terreno esteso per circa 10.000 mq. Sono stati, infine, notificati ventidue avvisi di garanzia nei confronti di persone a vario titolo collegate al traffico illegale.

L’attività investigativa, avviata nel gennaio 2011 dal Corpo forestale dello Stato, Comando provinciale di Benevento e comando stazione di Montesarchio, e condotta con intercettazioni telefoniche e video-riprese oltre che con numerosi servizi d’osservazione e controllo del territorio, ha permesso di documentare l’esistenza di una ramificata rete per l’attività organizzata dedita al traffico illecito di rifiuti speciali pericolosi, solidi e liquidi, che sono stati tombati nei terreni della località Stazione, in agro del Comune di Ceppaloni, Benevento.

In particolare, gli uomini del corpo forestale dello Stato hanno rinvenuto sepolti non meno di 10.000 metri cubi di rifiuti pericolosi sanitari – siringhe usate, provette, aghi, flebo eccetera – mescolati gestori della discarica abusiva con altri rifiuti speciali, provenienti prevalentemente da cantieri edili della vicina Benevento.

Quest’ultimi rifiuti conferiti illegalmente da parte di ditte compiacenti, che in tal modo risparmiavano somme più che consistenti per lo smaltimento dei rifiuti.

L’azienda che gestiva la discarica abusiva era, ovviamente, priva di ogni autorizzazione ed il suo giro d’affari non era inferiore ai 2 milioni di euro.

Il titolare dell’azienda che gestiva l’illecito traffico di rifiuti è una persona di 46 anni, originario di Ceppaloni, che ha illegalmente trattato, oltre ai rifiuti solidi, anche rifiuti liquidi, attraverso lo sversamento da carri-botte nell’area posta a valle dei terreni sequestrati: sversamento, come è noto, estremamente pericoloso, in quanto tende a penetrare nel terreno e inquinare le falde acquifere sottostanti.

Ma l’operazione investe potenzialmente tutta la regione come si capisce dalla colaborazione chiesta anche anche i comandi provinciali di Napoli, Avellino e Caserta, coordinati dalla centrale operativa di Napoli.