Sono state le dichiarazioni del pentito del clan dei Casalesi Carmine Schiavone ad aver suscitato grande sensibilizzazione riguardo il problema che affligge Aversa da molti anni, il problema rifiuti tossici e inquinamento ambientale.
Un segno di protesta per dare manforte ai membri delle associazioni e dei comitati, che negli ultimi giorni si sono attivati per dire no all’inceneritore, che nascerà a Giugliano e colpirà tutta l’area a Nord di Napoli e non solo.
Lo annuncia il sito web noi.caserta.it questa mattina, che descrive i fatti come segue – “Un corteo funebre, organizzato dal movimento Terra mia, in segno di protesta per lo scandalo dei rifiuti tossici nelle province di Caserta e di Napoli.”
Circa mille persone si sono ritrovate al Parco Pozzi di Aversa, tutte vestite di nero e con le mascherine ed hanno camminato in corteo silenziosamente per le strade delle città normanna, guidati dal vescovo della diocesi Angelo Spinillo.
Da segnalare la presenza di tantissimi ragazzi, a dimostrazione che la coscienza dei giovani si stanno finalmente svegliando, inoltre i commercianti aperti, in segno di adesione, hanno abbassato le serrande al passaggio del corteo.