Cronaca

Il chirurgo che ha operato Noemi: “Rischio infezione, ma la speranza resta”

Le condizioni della piccola Noemi sono ancora gravi. La bimba, a soli quattro anni, è già vittima di un agguato di camorra, l’ultimo avvenuto venerdì scorso in piazza Nazionale a Napoli. Ma, Giovanni Gaglione, direttore del settore Chirurgia del Santobono, spiega durante un’intervista al quotidiano La Repubblica che “la speranza resta”.

Giovanni Gaglione, venerdì sera, stava ritornando a casa, erano le 18.30, fu richiamato dal pronto soccorso, perchè al Santobono c’era una bimba, grave, con una ferita da arma da fuoco. Il direttore di Chirurgia racconta che Noemi era cosciente, parlava, era impaurita, ma voleva dormire. Ho intuito che non c’era tempo da perdere,– spiega Giovanni Gaglione –il proiettile aveva attraversato il torace da parte a parte. E ci siamo chiesti: ma come è possibile che la bambina è ancora viva? La traiettoria della pallottola aveva incrociato cuore e aorta. Dalla lastra si vedeva solo che c’era un pneumotorace, cioè aria uscita dal polmone lesionato. E perciò ho subito disposto una Tac”.

Noemi è ricoverata all’ospedale pediatrico Santobono di Napoli. La bambina, infatti, è stata operata nella notte tra venerdì e sabato, per l’estrazione di un proiettile “aveva trapassato la scapola destra, spezzando una costola, distruggendo la sesta vertebra dorsale e perforando entrambi i polmoni. Il proiettile aveva solo sfiorato l’aorta, l’arteria più grande del nostro corpo. Un millimetro in più e la bimba sarebbe morta sul colpo ”, spiega Gaglione.

In seguito, come spiegato dal chirurgo, la Tac aveva rivelato che il torace si stava riempiendo di sangue. Un’emorragia che aumentava. L’intervento, compiuto con la collaborazione del cardiochirurgo Guido Oppido, del Monaldi, presentava molti rischi, perchè le condizioni respiratorie e cardiocircolatorie erano molto precarie.  Nonostante le varie trasfusioni i parametri peggioravano, e la piccola stava per andare in shock emodinamico. Non c’era altro da fare che intervenire all’istante”, chiarisce il chirurgo che ha operato Noemi.

Noemi, ora, si trova nel reparto di Rianimazione, in prognosi riservata, ma “è ancora in condizioni critiche, anche se non perde più sangue. E c’è sempre il rischio di un’infezione, – ribadisce Giovanni Gaglione durante l’intervista – perché nel polmone lacerato ho trovato frammenti del suo vestitino. Questi ultimi rappresentano una fonte di contaminazione. Al momento nessuno può dire quando si potrà sciogliere la prognosi”.

Napoli prega e spera, in questi giorni, perchè la piccola paziente viva e non diventi l’ennesima vita distrutta dalla camorra.