Ha dell’assurdo ma non è una novità quanto accaduto, la Guardia di Finanza sta indagando a ritmo serrato esaminando tutte le prove che starebbero a testimoniare l’ennesimo caso di corruzione.
Otto le misure cautelari emesse, tre di custodia cautelare in carcere, due con il beneficio dei domiciliari, due sospensioni da pubblici uffici o servizi e un obbligo di dimora.
Tra le persone di spicco coinvolte ci sarebbero un vice prefetto in servizio presso il ministero dell’Interno nel Dipartimento dei Vigili del Fuoco, tre funzionari del comando provinciale dei vigili del fuoco di Benevento e Venezia, un militare dell’Arma, un militare della Guardia di Finanza e un agente della polizia di Stato. Indagate in tutto 118 persone, alcune non facenti parte dei pubblici ufficiali.
Queste dovranno rispondere innanzi agli inquirenti del reato di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione e rivelazione di segreti d’ufficio. Si tratta della somma di 370 mila euro quella sottoposta a sequestro preventivo, 50 le perquisizioni in atto.
I dettagli della squallidissima vicenda verranno forniti in una conferenza stampa nella procura di Benevento alle ore 11.00. La rabbia in talune circostanze nasce soprattutto nel cuore delle persone oneste e per bene, quelle stesse persone che per aggiudicarsi la vittoria di un concorso studiano duramente per mesi e mesi. A loro deve essere rivolta la certezza che simili personaggi debbano pagare senza sconti.