Cronaca

Neonata lanciata dalla finestra, il padre: “Non è mia figlia. Non sapevo della gravidanza”

Nocera Inferiore – Emergono nuovi dettagli sulla bruttissima faccenda della neonata uccisa a Roccapiemonte, gettata dalla finestra pochi minuti dopo la sua nascita. Secondo la Procura a uccidere la piccola sarebbe stata la madre, Margherita Galasso, che resta in carcere; scarcerato invece Massimo Tufano, suo marito, in quanto al momento non risultano indizi che sia stato complice o corresponsabile del gesto.

Per comprendere la decisione bisogna fare un passo indietro. Margherita Galasso e suo marito non vivevano un rapporto facile, essendo tornati a vivere sotto lo stesso tetto lo scorso gennaio. Precedentemente c’era stata una denuncia per stalking da parte di Tufano nei confronti della moglie, in seguito alla quale era andato ad abitare altrove con il figlio. Poi la riconciliazione e la nuova convivenza, caratterizzata comunque da difficoltà, scaturenti probabilmente da presunti problemi di natura psichiatrica di cui soffre la donna e supportati da documenti.

Il corpicino è stato trovato il 2 settembre, ma il parto sarebbe avvenuto prima, il 31 agosto per Massimo Tufano. Costui ha raccontato che, scorgendo delle macchie sangue e pensando fossero dovute al ciclo mestruale, aveva aiutato la moglie in bagno senza accorgersi in alcun modo del parto. Sostiene anche di aver mai saputo della gravidanza, tanto più che i coniugi avevano deciso di non avere più figli. La bambina allora sarebbe stata uccisa in momento di sua assenza o distrazione; la sua vita è durata tra i 60 ed i 90 minuti, secondo i rilievi effettuati. Tufano mette in dubbio perfino che la bambina sia sua figlia, per questo verrà effettuato il test del DNA.

Continuano ad ogni modo le indagini per ricostruire la dinamica esatta. Il ginecologo che ha visitato la Galasso la sera del 2 settembre ha parlato di un parto recente, avvenuto tra le 24 e le 36 ore precedenti, circostanza che quindi sembra escludere che la nascita sia avvenuta il 31 agosto come asserito da Tufano.

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