Quasi 18 anni dopo il duplice omicidio in una tabaccheria di Melito di Napoli, i Carabinieri hanno arrestato quattro soggetti ritenuti responsabili di quell’agguato che fu commesso nel corso della prima faida di Scampia risalente agli anni 2004 e 2005. Le ordinanze di custodia cautelare sono state emesse nei confronti di quattro soggetti gravemente indiziati e appartenenti, secondo gli inquirenti, al clan Di Lauro. Di questi, due erano già detenuti per altra causa e altri due liberi. Si tratta di Ciro Di Lauro (libero, figlio del boss Ciruzzo ‘o milionario), Giovanni Cortese (libero vigilato), Salvatore Petriccione e Ciro Barretta (detenuti per altra causa).
Per delega del Procuratore della Repubblica distrettuale di Napoli, si comunica che nella mattinata del 22 febbraio 2022, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna, supportati dai colleghi del Nucleo Investigativo di Napoli, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautela in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Napoli, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di alcuni affiliati di spicco del clan DI LAURO, in relazione al duplice omicidio, avvenuto a Melito di Napoli il 21 novembre 2004, in danno di RICCIO Domenico, soggetto ritenuto vicino al clan Abbinante, obiettivo dell’agguato, avvenuto all’interno della sua tabaccheria ed in danno di GAGLIARDI Salvatore, casualmente presente sul posto e vittima della medesima azione omicidiaria.