Bande armate di fucili seminano il panico tra le province di Napoli e Caserta. Stanno facendo il giro dei social i filmati di due rapine avvenute a Teverola e Casandrino dove i banditi hanno puntato le armi sui commercianti costringendoli a consegnare il denaro delle casse ed i gratta e vinci.
I video sono stati pubblicati dal deputato Borrelli. Nel primo i criminali entrano in una tabaccheria e puntano i fucili contro la donna che si trova alla cassa, la quale non ha potuto fare altro che lasciare che prendessero denaro e i biglietti del gratta e vinci. La stessa dinamica si è presentata in una pizzeria di Casandrino: in questo caso i tre ladri hanno minacciato il personale con le pistole, impadronendosi di tutto il contenuto della cassa.
Negli ultimi mesi si sta assistendo ad una recrudescenza dei delitti, specialmente le rapine a mano armata. Un fenomeno che preoccupa in tutta Italia ed è favorito dalla situazione economica generale di crisi che spinge tanti ad impugnare le armi, ed usarla in determinati casi. Un’emergenza che impone una presenza forte dello Stato, ma a patto che la repressione decisa sia affiancata anche da politiche di prevenzione e recupero dei soggetti che si sono macchiati di tali crimini. Costoro, infatti, una volta usciti di prigione sono portati a ripetere le condotte criminose se il sistema non si pone l’obiettivo della rieducazione.
Altro tema è quello della certezza della pena: non di rado i responsabili escono dopo pochi giorni di carcere, sia perché gli istituti sono colmi, sia per la lentezza con cui si svolgono i processi penali. La pressoché certezza di tornare in libertà spinge i criminali a commettere i reati con più leggerezza.