Zoltan Sala, il pasticciere aggredito. Foto dal profilo FB
Una storia di follia proveniente dal Piemonte, che evidenzia uno dei problemi che caratterizza la società odierna: l’incapacità di gestire la collera di alcune persone che per delle inezie si rendono protagoniste di azioni estremamente gravi e che possono avere anche conseguenze tragiche.
Un semplice saluto a una cliente si è trasformato in un incubo per Zoltan Sala, stimato pasticcere di Borgomanero. Come racconta La Stampa, il giovane è stato aggredito con una pietra da un uomo che ha interpretato quel “ciao” come un tentativo di approccio verso la compagna. L’episodio è avvenuto dopo la festa dell’Alpàa a Varallo Sesia e si è concluso con il ricovero di Zoltan all’ospedale Santissima Trinità.
Zoltan gestisce insieme al padre Mauro la pasticceria “Giglio Bianco” di corso Roma. Entrambi sono noti non solo per la qualità delle creazioni dolciarie – che li ha portati a vincere numerosi premi – ma anche per il loro impegno sociale. Lo scorso anno Zoltan ha ideato il Rosmino, un cioccolatino realizzato con tre tipi di vino, il cui ricavato finanzia corsi di musica per ragazzi fragili e con disabilità.
Tutto è cominciato con un banale incontro tra Zoltan e una coppia di clienti. “Un giovane accompagnato dalla sua ragazza – racconta Mauro Sala a La Stampa – e mio figlio li ha subito salutati. Un semplice ‘ciao’ che però è stato completamente equivocato da questa persona”. Il giorno dopo, l’uomo si è presentato in pasticceria per chiedere spiegazioni. Zoltan ha chiarito subito che si trattava di un gesto cordiale, senza secondi fini. Sembrava tutto risolto, ma non è stato così.
Sabato sera, dopo la chiusura del locale, Zoltan è rientrato nel laboratorio per recuperare un caricabatterie dimenticato. A pochi metri dall’ingresso, però, è stato aggredito con alcune pietre dal giovane che si era sentito offeso. Il pasticciere ha fatto appena in tempo ad entrare per mettersi al riparo da conseguenze ben più gravi. La famiglia ha presentato querela ai carabinieri.