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Si è spenta all’ospedale Camaldoli Hospital di Napoli la donna di 60 anni, di origine ucraina, morta per le gravi lesioni riportate dopo essere stata aggredita dal compagno, di Somma Vesuviana, con un martello.
I fatti risalgono allo scorso agosto quando l’uomo, un 70enne, probabilmente avrebbe inveito contro la compagna, colpendola alla testa con un martello da carpentiere. Inizialmente, all’arrivo delle forze dell’ordine, avrebbe inscenato un tentativo di rapina, senza raccontare la reale versione dei fatti.
Ricoverata d’urgenza in gravi condizioni, la donna è deceduta oggi. I medici avrebbero fatto di tutto per salvarla ma purtroppo, per le lesioni riportate, ritenute fatali, per la vittima non c’è stato nulla da fare: il suo cuore ha smesso di battere per sempre.
A pochi giorni dall’aggressione, l’uomo è stato trasferito in carcere a seguito dell’applicazione di un’ordinanza applicativa emessa dal Gip del Tribunale di Nola su richiesta della locale Procura della Repubblica.
“Le indagini dei carabinieri coordinati dalla Procura della di Nola hanno permesso di acquisire gravi indizi di colpevolezza, precisi e concordanti, nei confronti dell’indagato il quale, al termine di una lite per futili motivi, avrebbe colpito la consorte alla testa con una mazzuola da carpentiere, procurandole lesioni gravissime. Inizialmente reticente durante l’interrogatorio di garanzia, l’indagato ha infine confessato” – si legge in una nota a firma del procuratore Marco Del Gaudio, resa nota da Il Mattino.