“Qual è il motivo, se lo chiedono tutti. Oggi è venuto fuori che il 90% dei morti è nelle regioni del Nord: che ci può essere stato di più? Qualcosa di diverso, persone più ligie che quindi vanno tutte a lavorare… Come mai c’è questa esplosione al Nord?”.
Vogliamo suggerire una risposta alla Palombelli. Secondo i dati della Protezione Civile aggiornati alle ore 18:00 del 20 marzo, i casi totali di positivi in Lombardia sono 22.640, in Emilia Romagna 5968, in Veneto 4031, in Piemonte 3461. In Campania, invece, 837 (dato delle ore 22:15, più recente dunque), Puglia 581, Sicilia 408: ovvero le tre regioni con più contagi del Sud, messe insieme, non fanno i contagi del Piemonte. Non sarà che nel Settentrione ci sono più morti perché ci sono più contagiati? E non sarà, ancora, che al Nord ci sono più contagiati perché in Italia l’epidemia è cominciata lì, quando ancora non erano state messe in atto misure per limitarne la diffusione? O bisogna giustificare tutto, sempre e comunque, con una presunta maggiore operosità del Nord e la svogliatezza del Sud? D’altra parte i meridionali sono così nullafacenti che non hanno mai emigrato per lavorare arricchendo altre terre, compreso il Nord, giusto?
Di seguito l’estratto della trasmissione pubblicato da Maurizio Zaccone.