Le regioni centrali si contraddistinguono in media per le tariffe più elevate (630 euro, +2,4% rispetto al 2020). La regione in cui si rileva la spesa più bassa è il Molise (€183), quella con la spesa più elevata è la Toscana (€ 729, +2,7%.). Evidenti differenze di spesa continuano ad esser rilevate anche all’interno della stessa regione. Ad esempio, in Sicilia tra Enna e Catania la differenza è di ben 502 euro.
Per quanto riguarda la Campania, ammonta a 334 euro la cifra spesa nel 2021 da una famiglia per la bolletta idrica, al di sotto del dato nazionale ed in linea con il 2020. Notevoli spesso le differenze tariffarie fra i singoli capoluoghi: si va dai 373 euro di Salerno ai 286 euro di Caserta, passando per i 324 euro di Napoli, i 316 euro di Benevento e i 369 euro di Avellino.
La motivazione dell’aumento generalizzato della bolletta dell’acqua risiede delle perdite idriche. In riferimento ai soli capoluoghi di provincia italiani, emerge che a livello nazionale va dispersa il 36% dell’acqua immessa, con evidenti differenze fra le singole regioni e anche fra i singoli capoluoghi della stessa Regione. In Campania, ad esempio, si passa da oltre il 64% di Caserta al 27% di Napoli.