Economia

Ponte sullo Stretto, una legge per inserirlo nelle opere primarie da realizzare in Italia

Il Ponte sullo Stretto di Messina potrebbe essere inserito nell’elenco delle opere di interesse primario per l’Italia. È stato presentato al Senato il Disegno di legge contenente Disposizioni per la realizzazione del Ponte sullo stretto di Messina, la cui prima firmataria è la senatrice Silvia Vono di Forza Italia, la quale in una nota ha reso noto il contenuto del testo.

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La richiesta fatta nei confronti del Governo è quella di dare precedenza al progetto di realizzazione del ponte, che in tal modo acquisterebbe una priorità rispetto alle altre opere previste. L’occasione che si vuole è chiaramente quella del Pnrr, i cui fondi devono essere spesi entro la fine dell’anno 2026. Nel corso degli anni la progettualità e gli studi di fattibilità sono stati ripetutamente abbandonati o rallentati, ma adesso si svuole dare una svolta dove, in pratica, il Governo obbliga sé stesso a concentrare le energie sul Ponte sullo Stretto e verso la sua realizzazione.

“Una struttura – ha commentato la senatrice Vono – la cui realizzazione dovrebbe favorire l’integrazione dei Paesi europei in vista di un mercato unico e sostenere, altresì, una politica per la decarbonizzazione dei trasporti ed un ruolo attivo dell’Unione Europea nella lotta globale ai cambiamenti climatici. Quella del Ponte, è una storia che parte da lontano ma che non ha mai visto la conclusione seppure si fosse arrivati addirittura ad appaltare l’opera negli anni scorsi. Un progetto che, subisce uno stop definitivo con il governo Monti”.

“Negli ultimi anni, dopo la relazione della commissione voluta dalla ministra De Micheli, la questione “collegamento stabile” aveva subìto un altro fermo a causa del ritardo di comunicazione di un nuovo studio di fattibilità sul Ponte sullo Stretto annunciato, a luglio del 2021, dal ministro delle Infrastrutture, Enrico Giovannini”.

“Abbiamo pensato di presentare questo Disegno di legge affinché il ministro e tutto il Governo si impegnino per davvero ad individuare il percorso per realizzare l’infrastruttura. Lavoreremo per l’incardinamento in commissione lavori pubblici e comunicazioni a cui è stato assegnato. Non sappiamo se il disegno di legge arriverà mai in porto, però è stato assegnato per aprire un dialogo col governo e con tutti gli stakeholders che ammetteremo alle audizioni da programmare. Un primo segnale politico, cui dovrebbero seguirne altri, anche a cura dell’intergruppo parlamentare pro-Ponte”.

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