“Io sono fiducioso. È una partita complessa perché la situazione del Comune è una situazione difficile e richiede interventi che hanno una complessità anche dal punto di vista normativo. Ci stiamo lavorando, c’è l’assessore Baretta che sta seguendo l’evolversi della situazione e sono fiducioso che degli interventi sulla città ci saranno. Chi conosce la dinamica della Finanziaria sa bene che poi alla fine la complessità dell’intervento normativo richiede un percorso articolato, perché chiaramente ci sono delle complessità tecniche, economiche e anche politiche. Senza nessun intervento la città è paralizzata. Il tema non è solo un tema economico, è anche di norme perché noi abbiamo un bilancio bloccato da un deficit finanziario ma anche da una serie di norme che lo ingessano. Dobbiamo lavorare su tutti e due gli aspetti per liberare spesa corrente e aiutare poi gli investimenti anche in relazione al Pnrr. Poi abbiamo il tema del personale, quindi stiamo lavorando su vari fronti per fare quello che serve”.
L’attivazione di un Patto per Napoli fu proprio la condizione posta da Manfredi affinché accettasse la proposta di candidarsi a sindaco. L’ex rettore in prima battuta aveva rifiutato la candidatura avanzata da PD e Movimento 5 Stelle, parlando di un bilancio che non gli avrebbe consentito di governare.