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Manfredi annuncia: “Mi ricandido a sindaco di Napoli”. E fa tremare tanti napoletani

Gaetano Manfredi vorrebbe candidarsi nuovamente alla carica di sindaco di Napoli. Lo ha affermato l’ex rettore, altresì noto tra i concittadini come il fantasma di Palazzo San Giacomo per la sua eterea e siderale distanza rispetto alla popolazione, durante l’evento “L’alfabeto del futuro” organizzato dal quotidiano La Repubblica.

Manfredi aspira al secondo mandato di sindaco di Napoli

Moltissimi napoletani hanno tremato nell’apprendere l’annuncio. Certo, in democrazia basta non votare un candidato non apprezzato, tuttavia è evidente che ci vuole un bel coraggio e una piccola dose di incoscienza per credere di poter nuovamente avere la fiducia dei cittadini.

Palestina, Bagnoli, stadio, turismo: Manfredi assente sui grandi temi

Il primo cittadino non è infatti capace di intercettare il sentimento dei napoletani; uno degli ultimi esempi è costituito dalla gestione della partecipazione cittadina alla questione palestinese, in cui è risultato più allineato rispetto al governo che ai partenopei, i quali chiedevano – e continuano a chiedere – una presa di posizione netta contro il genocidio. Ampiamente da rivedere anche la questione Bagnoli, che al contrario di quanto immaginano i cittadini non ospiterà né una grande spiaggia pubblica né un mare balneabile, non essendo prevista la rimozione della colmata. Senza parlare dello Stadio Maradona che molto probabilmente non ospiterà Euro 2032.

La città continua ad avere tanti problemi, da quelli relativi alla sicurezza fino al degrado ed alla pulizia fino al verde pubblico. Le strade cittadine sono generalmente sporche, in ogni quartiere; una situazione ancor più grave nel centro antico a causa del grande afflusso di turisti al quale non corrispondono però servizi adeguati di pulizia e svuotamento cestini. Il trasporto pubblico vive sempre più criticità, con la Linea 1, in teoria fiore all’occhiello per Napoli, che assiste al degrado delle stazioni, guasti continui e frequenza di corse estremamente inadeguata.

Insomma, l’impatto di Manfredi sulla vita comune dei napoletani è moralmente impalpabile e peggiorativo rispetto al periodo precedente il suo ingresso a Palazzo San Giacomo.

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