Nicola Marrone sindaco di Portici dice si al Lungomare Liberato

Come a Napoli anche a Portici arriva un nuovo sindaco pronto a rivalutare il territorio valorizzando le bellezze naturali che solo noi Campani possiamo vantare. Come segnalato già dal Corrieredelmezzogiorno.it , il nuovo sindaco della città di Portici si chiama Nicola Marrone e proprio come de Magistris ha un motto chiaro e preciso “lungomare liberato”.

Non è difficile comprendere come mai Nicola Marrone sia già stato battezzato il de Magistris vesuviano basta vedere le sue foto in bicicletta o leggere le sue lapidarie dichiarazioni come quella che nelle ore ha scatenato consensi e polemiche : “Niente più auto sul tratto di costa, sarà destinato alle biciclette”

Riportiamo di seguito l’intervista rilasciata al Corriere del Mezzogiorno :

NAPOLI — Voce rauca. Inevitabile il giorno dopo quello più lungo. «La passione della gente mi ha travolto e contagiato, siamo rimasti tutti al comitato a festeggiare fino a mezzanotte. Cercavamo di capire cosa fosse successo».

E che cosa è successo, Nicola Marrone, magistrato, nuovo sindaco di Portici?
«Che un’avventura iniziata in modo spontaneo, è cresciuta, intercettando la voglia di libertà di una città che dormiva sotto una coltre di apatia, di disillusione, di stanchezza».

Vittoria netta del candidato di parte del centrosinistra, ma non del Pd, rappresentato al ballottaggio da Giovanni Iacone.
Dopo un’accesa campagna elettorale caratterizzata anche da qualche colpo basso, il suo avversario le ha augurato buon lavoro. Lei cosa gli chiede?
«Sì, lui mi ha augurato buon lavoro, mi ha detto che ci rivedremo in consiglio comunale. Credo che sia nella normale dialettica tra maggioranza e opposizione: si cercherà di dialogare per il bene della città».

L’ha chiamata il suo predecessore Enzo Cuomo?
«Ho ricevuto un suo messaggio e naturalmente ho risposto. Un gesto che giudico positivamente».

Nicola Marrone nuovo sindaco di Portici

Portici ha alle spalle una tradizione di destra. Come spiega l’eliminazione del centrodestra al primo turno?
«Non mi avventuro in analisi politologiche. Certo è un dato di fatto che il centrodestra finora abbia vissuto una condizione minimalista. Credo che anche loro dovranno fare un’analisi sul risultato».

Tante liste di appoggio, ben nove. Le rifarebbe?
«Certamente, lo rifarei. Tante liste sono state il frutto di una precisa scelta. Abbiamo creato le condizioni per trasformare un’esperienza civica in esperienza politica».

Anche se con tanti candidati c’è sempre il rischio di qualche presenza imbarazzante?
«No, le due questioni non vanno insieme. Tante liste rappresentano una base larga per la strutturazione politica di un centrosinistra più aperto alle istanze della società».

Un atto simbolico che farà percepire subito ai porticesi lo stile Marrone?
«Domani (oggi, ndr) sarò al mercato, il cuore del centro storico, l’anima popolare di Portici, per ringraziare tutti e ribadire i miei impegni».

Quando la giunta?
«Lasciatemi contattare prima la presidente della commissione elettorale».

Giunta tecnica o politica?
«Sicuramente politica, improntata ai criteri di competenza e rinnovamento e aperta alle donne».

Entrerà qualcuno degli eletti?
«Nessuna preclusione».

Il Pd si può recuperare?
«Io non ho mai nascosto la mia provenienza d’area. Sono sicuro che si riuscirà ad aprire un dialogo sia con chi è entrato in consiglio comunale, sia con i dirigenti. Il Pd è una forza imprescindibile nel centrosinistra».

In campagna elettorale ha ricevuto l’appoggio di Pasquale Sommese che è in una giunta di centrodestra e non si può definire un novellino.
«Credo che un sindaco abbia il dovere di dialogare con le istituzioni perché non si può lavorare senza sinergia».

Su Facebook un ragazzino di 11 anni le ha chiesto di costruire una pista ciclabile. Entro quanto tempo lo accontenterà?
«Amo la bicicletta. In altre realtà al Nord, dove sono stato per lavoro, è bello vedere in bicicletta anche tanti adulti e anziani. Certamente a Portici ci sono difficoltà dovute alle pendenze. Ma potremmo riuscirci nelle zone pianeggianti».

Ha promesso grande attenzione per il lungomare. Anche a Portici un lungomare liberato?
«Certamente. Abbiamo un di costa tratto da Pietrarsa a villa d’Elboeuf, al quale si può accedere, che è in condizioni di assoluto degrado. Vogliamo riconsegnarlo ai cittadini in condizioni di vivibilità piena. Cercheremo di creare un collegamento tra le vie della città e il lungomare stesso. Ma le auto resteranno fuori».

Magistrato, uomo del cambiamento, sostenuto da sinistra e liste civiche. Le analogie col sindaco di Napoli de Magistris sembrerebbero tante. Le vede anche lei?
«I magistrati in politica ci sono da sempre. Io amo ripetere che nel mio caso non è il magistrato che è sceso in politica, ma il cittadino. D’Altronde prima di essere magistrato sono stato in polizia. Alle analogie credo poco».

Le darebbe fastidio essere etichettato come sindaco sceriffo?
«Io sono contrario alle omologazioni che appiattiscono il ragionamento. Ragionando per categorie, non si interpreta correttamente la realtà».

Naturalmente lascerà i suoi incarichi di magistrato.
«Proprio stamattina (ieri, ndr) ho parlato col presidente del tribunale. Devo chiudere solo i processi in fase finale. Lo farò entro luglio. Poi sarò in aspettativa».

Nella sua biografia si legge che ha conseguito il brevetto di elicotterista. Vola ancora?
«No, ho abbandonato».

E gioca ancora a pallavolo?
«Pallavolo, pallacanestro, calcio appartengono alla mia gioventù. Ora mi concedo qualche partitella di tennis e la bici».

Il complimento che le ha fatto più piacere ricevere?
«Tanti cittadini con un semplice sguardo e una stretta di mano mi hanno comunicato di ritenermi credibile».

Lei si è dimostrato un buon comunicatore. Come continuerà il dialogo con i cittadini?
«Dovremo organizzarci. Ho già promesso di mantenere il mio ufficio aperto ai cittadini e alle loro istanze».

Una promessa finale?
«Non lascerò che la politica mi trasformi».