Calcio Napoli

Spalletti vede San Siro e si arrabbia: “Se il Maradona non tifa mi alzo e vado a casa”

Luciano Spalletti ha terminato la pazienza. Dopo la sconfitta per 1 a 0 contro il Milan nei quarti di Champions League, il tecnico si è soffermato sul clima che si respira in ogni partita casalinga allo stadio Maradona: uno scontro tra ultras e società che sta penalizzando la squadra, poiché i giocatori non sentono la vicinanza dei tifosi ed assistono a scene assurde come le risse tra sostenitori azzurri in curva.

Tifosi in silenzio al Maradona, Spalletti: “Se al ritorno succede la stessa cosa, mi alzo dalla panchina e vado a casa”

Nel post partita di ieri sera Spalletti ha alzato la voce. Se l’è presa con i napoletani ma indirettamente anche con la società, nel momento in cui ha parlato di tutti contro tutti. Ha minacciato di abbandonare la panchina. “Non possono sentirsi solo tifosi del Milan al Maradona. Lo stadio lo avete sentito come era stasera? Si gioca in casa e ci si contesta fra di noi e si sentono solo mille tifosi del Milan e non si sente il nostro stadio, che si chiama Diego Armando Maradona, che non sostiene la squadra, è una roba incredibile. Non so che clima aspettarmi al ritorno, e non vi immaginate come mi sia dispiaciuto vedere il nostro stadio in quella maniera”.

“Stiamo vincendo il campionato dopo 33 anni d’attesa, ci giocavamo una partita importante e vedere quel tutti contro tutti è una roba che non riuscirò mai a capire e che mi porterò sempre dentro. Se al ritorno succede la stessa cosa, mi alzo dalla panchina e vado a casa. Perché è una cosa inspiegabile. Per la sensibilità dei miei ragazzi, perché io ho una squadra di professionisti, ma che sono sensibili a queste cose. È assurdo prendere la squadra in ostaggio”.

Spalletti aveva già fatto un appello ai tifosi del Napoli

L’allenatore del Calcio Napoli aveva proferito parole amare anche dopo la sconfitta per 4 a 0 in campionato, sempre contro i rossoneri: “Protestare in questo modo e non sostenere la squadra ci penalizza quasi come la mancanza di Osimhen. E dal punto di vista mio non è giusto penalizzare la squadra, pur ringraziando chi compie degli sforzi per seguirci allo stadio”.

Spettacolo sugli spalti di San Siro (a parte lo striscione razzista)

Intanto ieri sera gli spalti dello stadio San Siro hanno regalato uno spettacolo unico (fatta eccezione per il solito, becero, striscione razzista), grazie ad una coreografia speciale che non possiamo che ammirare, anche da avversari. È il frutto evidente di una collaborazione tra la società AC Milan ed i propri tifosi, coscienti di un appuntamento con la storia che può cambiare le sorti di una stagione e addirittura del futuro dei rossoneri. Gli artigli del diavolo che si accingevano a braccare Pulcinella in Curva Sud sono la metafora perfetta di un ambiente partenopeo imprigionato in mani che si fanno sempre più strette. Le mani di chi guarda troppo ai propri interessi ed impedisce a tutta la città di esplodere di gioia.

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